Cronaca delle strade del centro

«Era notte inoltrata, qualche settimana fa, quando, uscendo da un localino in via Turati, ho sentito che una macchina mi pedinava. Ho affrettato il passo più che potevo per arrivare il prima possibile al parcheggio, ma l’auto mi ha affiancata e dei ragazzi, dal finestrino, hanno provato a strapparmi di mano la borsetta. Per mia sfortuna, la borsetta era legata al mio polso da un cinturino stretto e così, insieme alle mie cose, l’auto ha trascinato a terra anche me per diversi metri, poi ho mollato la borsa, nella quale, tra le altre cose, avevo a stento venti euro. Mi sono procurata, in compenso, la rottura di diversi denti davanti e uno spavento che faccio fatica a descrivere! Inoltre, chiamare i carabinieri è stato inutile: al comando non rispondeva nessuno e, per sporgere denuncia, sono accorsi i carabinieri di Castello Di Cisterna».

E’ questa la testimonianza raccontata da una giovane ragazza, residente in un paese limitrofo, che preferisce mantenere anonima la sua identità e che ha vissuto questo episodio davvero allarmante in un sabato notte di qualche settimana fa a Somma Vesuviana. Questo e altri episodi simili hanno spinto i partecipanti al movimento politico de La Città Cambia a porre i riflettori sul tema della Sicurezza nel paese, questione, forse, non considerata prioritaria dalle politiche comunali.

Il primo appuntamento della campagna d’ascolto, iniziata domenica 29 ottobre, ha permesso di raccogliere numerose testimonianze inerenti al tema della sicurezza che hanno soprattutto come protagonisti i commercianti, categoria particolarmente sensibile alla questione.

La fioraia racconta «Mentre preparavo una composizione floreale, una persona, fingendo di darmi a parlare, ha sfilato il cellulare di mia madre dal bancone ed è andata via».

In pieno giorno, la dipendente del bar si trova ad essere vittima di un episodio davvero sconvolgente: «Ho sgridato dei ragazzi che creavano scompiglio fuori al bar, poco dopo, sono tornati con spranghe di ferro».

A questi episodi si aggiungono furti di auto, rapine nelle abitazioni o atti vandalici commessi ai danni degli esercizi commerciali. Gli esercenti e i cittadini tutti concordano nel ritenere che i responsabili di questa situazione siano lo stato d’abbandono in cui si trovano i luoghi di aggregazione, il pessimo utilizzo che si fa dei beni comuni, il degrado e la mancanza di vita in un paese che si è trasformato negli ultimi anni in un paese dormitorio.

I proprietari di bar, panetterie e attività di ristorazione dichiarano: «Abbiamo paura di camminare per strada di sera o di notte, i carabinieri non rispondono e la polizia locale è totalmente assente» e aggiungono «se succede qualcosa, non sappiamo davvero a chi rivolgerci!».

Si tratta di un tema davvero complesso dalle soluzioni varie e diversificate. Sarebbe certamente riduttivo chiedere di risolvere tale questione soltanto attraverso interventi di prevenzione situazionale come una migliore illuminazione delle strade, un efficiente servizio di videosorveglianza oppure un intensificato controllo del territorio da parte della polizia locale.

Occorrerebbe, infatti, provare a sanare il problema dalle radici attraverso interventi di prevenzione comunitaria come animazione e manutenzione dello spazio pubblico, vitalità dello spazio pubblico e soprattutto progetti contro la criminalità che creino aggregazione e cultura, che coinvolgano i giovani. Una serie di interventi che chiamano in causa professionalità diverse, tra cui gli operatori sociali e gli operatori di polizia municipale, tutte figure, anche quelle degli uffici tecnici comunali, che andrebbero quindi opportunamente formate.

Ma prima di ogni altra cosa, ciò che occorre è fare comunità. E una comunità che si rispetti è quella che partecipa e si interessa ai problemi del paese. Le soluzioni migliori vengono fuori dal confronto e dalla collaborazione collettiva. I membri del movimento politico de La Città Cambia hanno dato inizio ad una campagna d’ascolto non solo finalizzata a puntare i riflettori e denunciare gli episodi di criminalità che si verificano a Somma Vesuviana ma anche per trovare insieme ai cittadini delle soluzioni pratiche e di miglioramento.

Domenica 19 alle ore 11, nei pressi della chiesa Collegiata al Borgo Casamale, si attendono i cittadini al prossimo appuntamento della campagna d’ascolto per costruire insieme un confronto tematico e proposte di risoluzione.

“Ci si salva e si va avanti solo se si agisce insieme e non solo uno per uno”

(E. Berlinguer)

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La Città Cambia

Vogliamo cambiare Somma Vesuviana cambiando la politica, riconducendola a quella faticosa passione del prendersi cura della cosa pubblica, capace di leggere le esigenze delle persone e insieme ad esse di cambiare la realtà delle cose.

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