L’amministrazione faccia chiarezza su Piazza Europa
Hanno chiuso i cancelli di Piazza Europa ancora una volta.
Lo hanno fatto, sembra, per delle incongruenze riscontrate tra gli atti e la realtà che si apprestava a vivere, fin troppo presto stroncata, il parco. Noi della Città Cambia non vogliamo in alcun modo fomentare polemiche sterili, non è nelle nostre corde. E’ nostro compito, invece, chiedere che si faccia subito CHIAREZZA ma, ancor di più, che si restituisca ancora una volta e in maniera definitiva questo luogo alla cittadinanza.
Le associazioni che si erano donate corpo e anima alla causa si sono ritrovate con un palmo di naso, ignare di quello che sarebbe potuto accadere dopo gli immani sforzi profusi.
Siamo ancora una volta relegati alla strada, ai bar, senza possibilità d’avere uno spazio funzionale all’aggregazione sociale nel quale ci si possa confrontare, nel quale si possano creare le alternative a quella passività che incombe sulle vite di chi non ha possibilità altre dallo stare in casa. Il nostro pensiero va a loro, ancora una volta gli unici a far le spese per troppi anni di amministrazioni scellerate dedite all’usurpazione dei beni comuni. Perché la negligenza, nei confronti di una città intera, è un sopruso.
Lo hanno fatto, sembra, per delle incongruenze riscontrate tra gli atti e la realtà che si apprestava a vivere, fin troppo presto stroncata, il parco. Noi della Città Cambia non vogliamo in alcun modo fomentare polemiche sterili, non è nelle nostre corde. E’ nostro compito, invece, chiedere che si faccia subito CHIAREZZA ma, ancor di più, che si restituisca ancora una volta e in maniera definitiva questo luogo alla cittadinanza.
Le associazioni che si erano donate corpo e anima alla causa si sono ritrovate con un palmo di naso, ignare di quello che sarebbe potuto accadere dopo gli immani sforzi profusi.
Siamo ancora una volta relegati alla strada, ai bar, senza possibilità d’avere uno spazio funzionale all’aggregazione sociale nel quale ci si possa confrontare, nel quale si possano creare le alternative a quella passività che incombe sulle vite di chi non ha possibilità altre dallo stare in casa. Il nostro pensiero va a loro, ancora una volta gli unici a far le spese per troppi anni di amministrazioni scellerate dedite all’usurpazione dei beni comuni. Perché la negligenza, nei confronti di una città intera, è un sopruso.
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La Città Cambia
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