La Città Cambia: 25 ottobre a Roma con i lavoratori
Siamo inevitabilmente preoccupati. Il mercato del lavoro è divenuto sempre più inaccessibile a chi il lavoro lo cerca e, soprattutto, per chi invece un lavoro ce l’ha ed è sempre più precario. Le riforme degli ultimi anni ancora non bastano, c’è chi crede che abbassando il livello delle tutele il sistema ne guadagni in competitività e in sviluppo.
In un periodo di crisi, come questo, generare ancora incertezza sul futuro lavorativo non avrà altro effetto che un calo drastico della propensione al consumo. Diminuirebbero ancor di più le spese, non riusciremmo a progettare acquisti per mettere da parte quella già minima parte di reddito per un futuro che si prospetta sempre meno roseo. Noi de “La Città Cambia – Sinistra per Somma” crediamo invece che sia indispensabile mettere insieme una nuova politica industriale, che sia necessario un investimento decisivo in sviluppo e ricerca, che siano necessari ammortizzatori sociali che possano permettere ad un giovane precario di decidere del proprio futuro.
Eliminare tutele e precarizzare il lavoro è togliere la speranza ed i sogni a milioni di persone in un colpo solo, e questo è inaccettabile e ingiusto.
Il nostro movimento vive, sulla pelle di ciascuno, le difficoltà che lavoratori e disoccupati incontrano nel quotidiano. Sappiamo benissimo cosa significa non sapere se lavorerai tra un mese o quindici giorni, sapere di lavorare con un licenziamento già annunciato, passare le proprie giornate alla ricerca di un lavoro, tra un’agenzia di lavoro interinale e l’altra, nell’attesa che ci sia una chiamata per un colloquio di lavoro. Conosciamo la rabbia che assale e spesso lo sconforto nel non veder la luce della speranza in fondo a questo cammino.
I numeri, intanto, continuano a danzare quotidianamente. Spesso ci troviamo ad essere parte di quei numeri. In quei numeri ci siamo noi, un amico, un fratello che studia nello sconforto totale in assenza di una possibilità costruttiva e reale di futuro. Ma non riusciamo ad arrenderci e a dirci che le cose debbano andare così. L’apatia e l’arrendevolezza non ci appartengono. Bisogna almeno provarci. Provare a cambiare qualcosa, a far sentire la propria voce insieme a quella di tante altre perché non ci sentiamo uno sterile numero. Siamo anime, uomini e donne per i quali è di vitale importanza vivere nel migliori dei mondi e che, senza lavoro e senza certezze, sarà impossibile costruire. Per questo è naturale per noi partecipare, con chiunque vorrà unirsi, alla manifestazione di sabato 25 ottobre a Roma indetta dalla CGIL e soprattutto con le tante donne e uomini che saranno lì a difendere il lavoro come strumento imprescindibile di libertà e di emancipazione.
A testa alta, tutti insieme, vedremo il sereno all’orizzonte.
Luigi Rossi, segretario del movimento politico “La Città Cambia”
La Città Cambia
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