Hend Nasiri: eroina dei nostri tempi
Yemen. Il Paese più povero e arretrato della penisola arabica. Proprio qui, un barlume di civiltà. Hend Nasiri, 23 anni, combatte da tempo la battaglia contro i matrimoni forzati. L’ultimo caso finito sui media internazionali è quello di Razieh Ebrahimi, costretta alle nozze a 14 anni con un uomo violento che poi ha ucciso, condannata alla pena di morte in Iran senza speranze di grazia.
Di spose bambine dimenticate, dalle vite segnate dal quotidiano calvario di sottomissione e dolore, se ne stimano oltre 60 milioni.
«Nel mio Paese oltre il 50% delle spose è diventata tale prima dei 18 anni – dice alla 27esima Ora – E di queste il 52% prima di compiere 15 anni, la maggior parte anzi a 8 o 9 anni. Una piccola percentuale di questi matrimoni precoci riguarda anche i maschi. Ma l’emergenza coinvolge soprattutto le femmine, donne bambine, per questo chiediamo di salvare Warda, (nome che significa “Rosa”, simbolo delle piccole Yemenite)» -Afferma la Nasiri-.
Una prima battaglia è già stata vinta, perché all’interno del dialogo Nazionale si è raggiunto un accordo su una legge che ponga a 18 anni l’età minima per convogliare a nozze.
«Ma se la Costituzione non comprenderà questo risultato non sarà servito a niente, ci stiamo battendo per questo. E non solo. L’obiettivo più arduo da raggiungere è infatti affrontare e convincere non solo giuristi o intellettuali ma la gente, la società tribale e religiosa, che non considera le leggi ma solo il parere dell’imam o dello sheikh locale».
La battaglia per liberare le bambine Yemenite da un orrore millenario che deve finire è lunga, ma ci si augura che Hend Nasiri e il suo movimento riescano a raggiungere un risultato minimo: quello di restituire loro dignità e un amore felice, senza violenze e forzature.
Marta Pignatiello
Marta Pignatiello
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